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natura_Parco Nazionale Gran Paradiso (al posto dei vigneti_lasciare stambecco)
PARCO NAzionale

Gran Paradiso

Le Valli del Canavese ospitano il versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, l’area protetta più antica d’Italia con una superficie di 70.000 ettari tra Piemonte e Valle d’Aosta, in cui è presente l’unica cima oltre i 4.000 metri interamente in territorio italiano.
La creazione dell’area protetta è fortemente legata alla salvaguardia dell’animale simbolo del Parco, lo Stambecco alpino, ma è possibile avvistare facilmente anche marmotte, camosci e rapaci come aquile e gipeti.
Nei boschi del fondovalle gli alberi più frequenti sono abeti rossi, pini cembri ed abeti bianchi, che, man mano che si sale lungo i versanti, lasciano spazio a vasti pascoli alpini. Salendo ancora, rocce e ghiacciai caratterizzano il paesaggio e una fitta rete di sentieri segnalati consente escursioni per ogni tipo di esperienza.
Riserva naturale

Sacro Monte di Belmonte

Sul territorio esiste anche un’altra area protetta, la Riserva Naturale del Sacro Monte di Belmonte, dove affioramenti di granito rosa si alternano a boschi.  Il granito rosso di Belmonte è una roccia soggetta ad una notevole alterazione di origine meteorica, tanto da formare dei depositi di fine ghiaia rossastra. La vegetazione conserva alcune specie tipiche delle zone umide di una certa rarità, quali la felce reale o maggiore, la più grande felce rintracciabile in Piemonte, e la drosera, piccola pianta carnivora, alta pochi centimetri, con foglie irte di tentacoli sensoriali per la caccia di piccoli insetti.
Il Sacro Monte di Belmonte è inserito dal 2003 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

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